L'incontro
pubblico organizzato dal Comitato
salute e conservazione del territorio lo
scorso 20 marzo a Trodica di Morrovalle, ha avuto una grande
partecipazione di pubblico ed ha riportato al centro del dibattito
politico regionale la questione biogas speculativo nelle Marche.
Abbiamo
ripercorso le tappe della centrale di Corridonia, che dal 2011 si
sono succedute fino ad oggi.
In questo lungo periodo, i numerosi i ricorsi, le istanze, le sentenze e le indagini della magistratura di Ancona e Macerata, hanno interessato la vita delle istituzioni e dei cittadini. L'inchiesta “Green Profit”, ad esempio, ha finalmente evidenziato il malaffare di funzionari regionali, imprenditori ed aziende private, alle spalle di noi cittadini comuni.
In questo lungo periodo, i numerosi i ricorsi, le istanze, le sentenze e le indagini della magistratura di Ancona e Macerata, hanno interessato la vita delle istituzioni e dei cittadini. L'inchiesta “Green Profit”, ad esempio, ha finalmente evidenziato il malaffare di funzionari regionali, imprenditori ed aziende private, alle spalle di noi cittadini comuni.
A
ciò abbiamo dovuto aggiungere la situazione dell'impianto a biogas
di Morrovalle, che tra sversamenti nel torrente Trodica, abusi
edilizi, inquinamento di un pozzo e terreni, sembra non dar pace
alla popolazione della vallata.
Attualmente,
come giustamente riferito da un presente in sala, desta
preoccupazione il lungo tubo arancione utilizzato dalla Campomaggio
86 s.r.l., proprietaria della centrale di Morrovalle. Infatti,
tramite il lungo tubo arancione, con una perforazione fatta sotto il
manto stradale, lo spandimento di liquami, o altro, arriva
direttamente sui campi circostanti la centrale di Corridonia. Già
cominciano a formarsi le prime pozze, con le solite “puzze”!
Ma
questo decisamente non basta: L'inquinamento atmosferico, causato
dalle due centrali per la componente COT, motivo per il quale ora
sono state sottoposte al sequestro della Procura di Macerata, sono
ancor più fonte di apprensione per la nostra salute! Così come
anche evidenziato dai partecipanti al nostro incontro.
Ecco
perché si rende indispensabile il test di mutagenesi al fine di
conoscere la cancerogenita' di tali inquinanti. A tale scopo abbiamo
avviato una raccolta firme, affinche' l' A.R.P.A.M. sollecitata
anche dai Sindaci, in qualita' Autorita' Sanitarie Locali, esegua
l'importante Test di Ames.
Segnaliamo
ora le gradite partecipazione delle istituzioni, dei sindaci di
Corridonia, Morrovalle e Monte San Giusto, dell’ ex sindaco di
Montecosaro e di alcuni candidati alle elezioni regionali, che in
sintesi riportiamo:
L'On.
Terzoni ha illustrato le risoluzioni presentate in Parlamento dal
M5S volte a contrastare il biogas illegittimo che sono state
svuotate di contenuto dalla maggioranza. Ha informato i presenti che
il GSE non eroga, dall'estate scorsa, gli incentivi alla centrale di
Corridonia.
Il
Consigliere della Provincia di Ancona Punzo e Roberto Gambelli,
sostenitori di una lista civica per le regionali, hanno condiviso
che la strategia del biogas è un problema politico della Regione ed
hanno riflettuto su come le dinamiche locali si ripercuotono a
livello nazionale.
Il
Consigliere Regionale Marangoni ha ricordato che, sul caso di
Corridonia, ha presentato due interrogazioni, di cui una ancora
senza risposta, e una mozione, aggiungendo che la V.I.A. ex post è
un puro condono e ci sono documenti della Regione Marche che
confermano che la V.I.A. è soltanto preventiva. Ha ribadito
l'importanza di rendere l'A.R.P.A.M un ente indipendente dalla
politica e di continuare la vertenza biogas che rappresenta una
battaglia di civiltà.
Gentili,
esponente di Altre Marche sinistra unita ha espresso vicinanza alle
istanze del comitato.
Mary
Agordati candidata del M5S ha ricordato la partecipazione del
movimento alla vertenza biogas Sarrocciano. Ha inoltre invitato i
cittadini di Morrovalle a firmare la richiesta di un indagine della
diossina sul latte materno scoperta in cinque mamme residenti vicino
alla C.O.S.M.A.R.I.
Sandro
Bisonni candidato del M5S ha ribadito l'importanza dell'indagine
della diossina nel latte materno che deve essere estesa a tutto il
territorio. Riguardo al postcombustore che potrebbe abbattere i COT,
è da osservare che va continuamente controllato e ritarato
altrimenti i valori ritornano alti come prima.
Il
Sindaco di Corridonia ha parlato dell'enorme danno economico subito
dall'Amministrazione, la quale pur avendo avuto ragione dai
Tribunali, ha dovuto affrontare circa 60.000 euro di spese legali.
Continuerà comunque la battaglia, ancora sul piano legale, anche
per il riesame della V.I.A. positiva. Alla domanda, del consigliere
di Lista Civica Corridonia Salvucci, sui tempi di spegnimento della
centrale ha risposto che l'impianto è quasi spento e che il piano
di spegnimento è in mano alla Procura.
Il
Sindaco di Morrovalle ha parlato della centrale di Fontemurata
sequestrata dalla Procura. Questa ha anche nominato un tecnico per
lo spegnimento, che è stato avviato il 20 gennaio e si concluderà
intorno il 31 marzo. Il postcombustore, ipotizzato dall'A.R.P.A.M.
non è stato autorizzato in quanto abbasserebbe i valori del COT ma
alzerebbe quelli di altri inquinanti. Si è poi scagliato contro i
pusillanimi della Provincia che hanno ridato la V.I.A. positiva per
la centrale di Corridonia e contro la politica che sembra piegata ai
poteri forti. Importante è ricordarsi, al momento del voto, di chi
si è prestato a tutto questo.
Concludiamo
nell’informarvi che il Presidente della Provincia di Macerata e
della Giunta Regionale, invece, hanno ancora una volta perso
l'occasione di confrontarsi con i cittadini.
Per
tutti i politici che non hanno partecipato, rinnoviamo il nostro
invito ad introdurre nell'agenda politica regionale, la questione
BIOGAS SPECULATIVO, per una risoluzione definitiva, che porti allo
smantellamento degli impianti illegittimi!
Noi
ci saremo a ricordarlo. Siamo cittadini, non sudditi.
da
Comunicato Comitato salute e
conservazione del territorio
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