A
Macerata gli imprenditori artigiani lavorano 224
giorni per pagare i tributi
e 141 per i propri consumi personali: questo significa che nel 2017
le piccole e medie imprese maceratesi pagano il 61,5%
di tasse (Total Tax
Rate, cioè peso complessivo del fisco, nel
2016 era il 61,2%),
potendo contare su un reddito disponibile pari a 19.256
euro, cioè 126 euro
in meno dell’anno scorso e 981 in meno rispetto al 2011.
L’11
agosto 2017 sarà la
data da segnare sul calendario: si tratta del Tax
Free Day (Giorno
della liberazione dalle tasse),
in cui si smette di lavorare per il fisco e si inizia a guadagnare
per se stessi e la propria impresa.
Sono
i dati rilevati da “Comune
che vai, fisco che trovi”,
il Rapporto 2017 dell’Osservatorio
permanente CNA sulla tassazione delle Pmi,
che analizza l’andamento della tassazione sulle piccole imprese in
135 città italiane, tra cui tutti i capoluoghi di provincia. La
stima è riferita ad un’impresa individuale, con 5 dipendenti, un
laboratorio artigiano di 350 metri quadrati e un negozio di 175, con
430mila euro di fatturato e 50mila euro di utili.
In
relazione a questi parametri e ai numeri ricavati, Macerata si piazza
all’ottantesimo
posto nella
classifica delle 135 città italiane analizzate dall’osservatorio.