Da picchionews apprendiamo di un incidente sul lavoro capitato questa mattina intorno alle 11.15 ad un operaio che si trancia due dita di una mano mentre lavora con una sega elettrica. Il 50enne finisce al Torrette in codice rosso... Continua a leggere l'articolo su picchionews. (Foto picchionews)
Chiude alle 24 ed appena 30 minuti dopo riapre il suo locale. E il tutto rientrerebbe nella legalità nonostante l’ultimo Dpcm del premier Giuseppe Conte prescriva la chiusura di bar e ristoranti. E' successo anche in un bar di San Claudio aperto 24 ore su 24 dopo il noto episodio di Catanzaro. Nel decreto, infatti, viene imposto l’orario di chiusura ma non quello della riapertura. Insomma, non viene detto, obbligo di chiusura di bar dalle 24 alle 6.
Il titolare spiega sulla pagina facebook che intende ripetere l'esperimento solo il venerdì e il sabato sera, se non cambiano il Dpcm. "Vogliamo dimostrare che è possibile lavorare senza rischi né per noi né per la clientela. Io ho 8 dipendenti, chiudere alle 22 significherebbe privare parecchia gente di un reddito". Vedremo come finirà l'iniziativa di questo gestore.
Riportiamo un articolo a firma di Franco Veroli apparso oggi su ilrestodelcarlino che riguarda la situazione dei contagiati da coronavirus a Corridonia e provincia:
Positivi al Covid-19 un alunno della scuola media di Monte San Giusto, un alunno delle elementari di Corridonia, uno delle elementari di Tolentino, una studentessa dell’Ite Gentili di Macerata e un’insegnante di Morrovalle. In tutti i casi, sono state già avviate le procedure previste per porre in quarantena tutti gli studenti coinvolti. Ormai non c’è giorno che non si verifichi un nuovo contagio che interessi una scuola: gli istituti coinvolti in provincia sono già una ventina, per fortuna senza nessun focolaio, sono casi singoli di importazione. Quasi sempre, infatti, i ragazzi si infettano fuori dalla scuola, in ambiente domestico o in occasioni private, come feste di compleanno e altro.
Fonte: cronachemaceratesi- Corridonia piange Dino Romagnoli, morto ieri in ospedale a causa delle complicazioni dovute all’incidente dello scorso 27 agosto in cui era rimasto coinvolto con l’amico Porfirio Porfiri, che invece aveva perso la vita in seguito all’impatto avvenuto in superstrada a Pollenza. Romagnoli aveva 83 anni e da un mese lottava per la vita in ospedale. Era stato ricoverato prima a Torrette e poi a Macerata. L’incidente era stato provocato dal conducente di una Ford X Max che all’altezza dello svincolo di Pollenza in superstrada aveva perso il controllo dell’auto a causa di un malore. La sua auto era finita contro la Fiat Punto dove viaggiavano Porfirio Porfiri e Dino Romagnoli. Un impatto violentissimo che aveva schiacciato il mezzo contro il guardrail. Porfiri era morto quasi subito dopo l’impatto mentre Romagnoli, in condizioni gravissime, era stato portato in eliambulanza all’ospedale di Torrette.
Sul sito cronachemaceratesi , si da spazio alla denuncia di una mamma di Corridonia con un bimbo di 2 anni: «mio figlio aveva la febbre alta, nessuna visita del pediatra senza il tampone, inaccettabile che non ci sia assistenza sanitaria e...Leggi tutta la notizia su CronacheMaceratesi
