giovedì 3 dicembre 2015

Bufera sull' atletica: Chiesta squalifica per doping di due anni per un atleta della Società Atletica Avis Macerata

corridonianews, 3/12/2015:  Brutto colpo per l'immagine dell'atletica leggera maceratese. Quella di ieri restera'  una giornata nera in tema doping e controlli elusi da parte degli atleti. L'Ufficio di Procura Antidoping della NADO Italia ha deferito con una richiesta di squalifica di due anni ben 26 tesserati della Federazione Italiana di Atletica Leggera perche' accusati di aver violato due articoli del Codice Sportivo Antidoping, il 2.3 (elusione del controllo antidoping)
e il 2.4 (mancata reperibilita'). Tra questi figura il nome del discobolo dell'Atletica Avis Macerata Giovanni Faloci.

Sono queste le risultanze della lunga, complessa ed articolata indagine 'Olimpia' condotta dai Carabinieri del Nas e Ros di Trento su ordine della Procura della Repubblica di Bolzano. L'indagine era scattata nel 2012 a seguito della positivita' all' eritropoietina del marciatore Alex Schwazer, squalificato a 3 anni e 9 mesi. 

Nella black list figurano atleti di spicco, su tutti i bronzo olimpico di salto triplo a Londra 2012, Fabrizio Donato, quindi l'ex campione del mondo di salto con l'asta a Parigi 2003, Giuseppe Gibilisco, il vicecampione mondiale di salto in lungo ad Osaka 2007 e campione europeo del 2006, Andrew Howe, il maratoneta Ruggero Pertile, quarto ai recenti Mondiali di Pechino e che recentemente con una campagna sui social aveva chiesto la radiazione della nazionale di Alex Schwazer, i mezzofondisti altoatesini, Silvia Weissteiner (bronzo sui 3000 metri agli Euroindoor del 2007) e Christian Obrist, il velocista Matteo Galvan, e Daniele Meucci, nel 2014 a Zurigo laureatosi campione europeo in maratona. La lista prosegue con Roberto Bertolini, Migidio Bourifa, Filippo Campioli, Simone Collio, Roberto Donati, Giovanni Faloci, Daniele Greco, Anna Incerti, Andrea Lalli, Stefano La Rosa, Claudio Licciardello, Jacques Riparelli, Silvia Salis, Fabrizio Schembri, Daniele Secci, Kaddour Slimani, Gianluca Tamberi e Marco Francesco Vistalli.

 Fonte (AGI) 

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