lunedì 27 luglio 2015

Corridonia: rimossa l'ultima cabina telefonica vicino alla Portarella

Se mi concedete qualche minuto, vi vorrei raccontare ciò che mi è successo. L’altra sera avevo un appuntamento con un amico. Dovevo fargli uno squillo come per dirgli ” Sono arrivato”, prendo il cellulare, digito il numero, attendo qualche secondo ma ecco che una simpatica vocina elettronica gentilmente mi avverte che non posso effettuare la chiamata perché il mio credito è quasi esaurito”. Pazienza” penso “ in centro paese troverò di sicuro un telefono pubblico”.

Mi dirigo in piazza della chiesa: niente; provo in quella centrale: idem. Mi coglie, allora, il ragionevole dubbio che a Corridonia  le cabine telefoniche siano una razza in via di estinzione. Ultimo e flebile tentativo: piazzole e vie traverse limitrofe ma la risposta è sempre la stessa: se non hai il cell, sei fregato caro mio.
E poi lei. Una nuova speranza: mi avvio verso la Portarella dove fino a Venerdi era rimasto l'ultimo esemplare ma purtroppo appena arrivato mi accorgo che anche l'ultimo baluardo cittadino non c'è più. Fermo una signora dagli occhi algidi e misteriosi, le chiedo se nei paraggi ci sia un qualche telefono pubblico: ” Purtroppo no, ma le presto il mio telefonino”.

E' chiaro  che ormai tutti possiedono almeno un cellulare  e che questi aggeggi, oltre che friggerci il cervello, ci rendono la vita più facile e meno triste e che dunque può sembrare uno spreco piazzare una cabina telefonica in centro paese. Ma non dimentichiamoci mai quello che io chiamo il fattore anomalo: l’imprevisto.
Proviamo ad immaginare questa situazione esemplificativa: vi trovate in piena notte in un paese che non conoscete o, comunque, di cui sapete poco. Non c’è anima viva: Di cabine, poi, neanche l’ombra. Cosa fate se:
A)avete esaurito il credito del cell e non potete né chiamare né mandare messaggi
B)non c’è campo
C)avete perso il cellulare
D)vi hanno rubato il telefonino….
Non è sempre estate, non è sempre chiaro fino a tardi, non si ha sempre la fortuna di incontrare un passante gentile e disponibile, i bar chiudono ad una cert’ora, ad una cert’ora la gente, sfatta dal caldo e dopo la giornata lavorativa, va a nanna e io non ho il diritto di sbatterla giù dal letto perché non esistono cabine telefoniche. Forse l’unica via d’uscita è questa: chiedere a qualche "magnaccia" di prestarvi il suo di cellulare.
Fonte S.A.

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