domenica 22 marzo 2015

Ci ha lasciato Luigi Rapallini bandiera del Calcio Corridonia

Nei giorni scorsi ci ha lasciato  Luigi Rapallini, molto conosciuto da tutti  come Gigi. Una bandiera storica del Corridonia Calcio anni Ottanta, stroncato a soli 59 anni da un male che non gli ha lasciato scampo. Lascia la moglie Patrizia, i figli Arianna di 26 anni e Alessandro di 21 anni, anche lui giocatore del Corridonia, 







i tantissimi amici di una vita trascorsa tutta tra i campi di calcio e le vie della città. La notizia della sua morte ieri si è diffusa di bocca in bocca, suscitando in tutti grandissimo cordoglio.



Nato in Belgio, aveva iniziato a calcare i campi di calcio da giovanissimo fino ad approdare nella serie B belga, dove aveva giocato con il Mons. La sua vita però lo riportò in Italia, Paese d’origine della famiglia. E arriva nelle Marche, con l’Osimo calcio che lo fa esordire in serie D. 

Arriva a Corridonia nel 1978, indossa subito la maglia della squadra di calcio della città, confermandosi come un grande giocatore e diventando amico di tutti, grazie al suo carattere sempre cordiale e solare. Con la squadra, vince il campionato di prima categoria, dando il suo contributo durante il fortunato periodo della presidenza Zaffrani ai tanti successi della squadra, insieme ai compagni Alessandrini, Seghetti, Trillini, Scoponi, Ercoli e Marinozzi. 



In città conosce la moglie Patrizia Pieroni, la sposa e forma con lei una famiglia. A 35 anni, nel 1991, termina la sua esperienza nel Corridonia Calcio, continuando a giocare fino al 1995 in altre squadre, tra cui il Montelupone. Ha lavorato per molti anni da Guzzini, poi è stato portiere all’Ostello Asilo Ricci di Macerata per più di dieci anni. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, aveva iniziato una nuova avventura diventando l’artefice della nuova società di calcio a cinque, la Fight Bulls Corridonia, di cui è stato appassionato allenatore per quattro anni, contribuendo a diffondere in città il calcetto. 



Negli ultimi tempi, la battaglia più difficile, in cui si è impegnato con tutto se stesso, quella contro la malattia, che lo ha sconfitto ieri mattina alle sei. Questo pomeriggio saranno in tanti a dare il loro saluto all’amato mister, compagno di squadra ed amico, stringendosi intorno alla sua famiglia, che lo ha perso troppo presto.

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