venerdì 31 luglio 2020

Terremoto in maggioranza, Cartechini sfiducia Calvigioni



Da cronachemaceratesi riportiamo un articolo che riguarda la vita politica di Corridonia senza entrare nel merito di una vicenda che avrà i suoi sviluppi.

 

«In ripetute occasioni, attraverso la propria pagina Facebook e con articoli pubblicati sugli organi di stampa ha espresso delle opinioni non consone al ruolo ricoperto, nonché denigratorie nei confronti dei consiglieri comunali, degli assessori e del sindaco, svestendo i panni di organo super partes del Consiglio, ha sentito l’esigenza di esporsi pubblicamente, manifestando, con tali articoli, un evidente tentativo di coartazione dell’azione di atti amministrativi di prerogativa assembleare».


 

E’ tutto in queste poche righe il senso politico del terremoto che è scoppiato a Corridonia. Il sindaco Paolo Cartechini ha infatti presentato una mozione di sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio Nelia Calvigioni, che verrà discussa nella seduta del 6 agosto. E quello è uno dei passaggi più significativi. Secondo Cartechini insomma la Calvigioni avrebbe “tradito” il ruolo super partes che le era stato assegnato. E se la maggioranza dovesse appoggiare la mozione, l’ex primo cittadino decadrebbe.  Il rapporto tra i due si era iniziato ad incrinare fin dal dopo elezioni, quando la Calvigioni pur avendo portato un consistente pacchetto di voti alla maggioranza, non venne nominata assessore come probabilmente si sarebbe aspettata. Da lì,  un crescendo di contrasti e tensioni. Fino all’ultimo caso, quello della nuova scuola in via Verdi. Con il volantino lasciato nelle cassette dei cittadini a firma del sindaco per ricostruire la vicenda e assicurare sulla non chiusura del plesso di Colbuccaro e la risposta piccata dell’ex primo cittadino che si era sentita chiamata in causa. Ora l’atto finale. La mozione di sfiducia che rappresenta senza dubbio un atto che ha pochi precedenti nella storia amministrativa della città.

Sul caso intervengono anche le opposizioni. «Cartechini ora ha i pieni poteri – denunciano i gruppi Corridonia Domani, Corridonia Futura e Per cambiare Corridonia – Continuano i golpe di agosto dopo la destituzione delle commissioni consiliari, la revoca dei revisori ora siamo alla revoca del presidente del consiglio. Della serie fuori tutti coloro che hanno la pretesa di controllarci e/o contrastarci. Con quest’ultimo atto, l’attuale giunta, più che una sintesi della volontà popolare sembra avere i connotati di un consiglio di amministrazione che gestisce una società privata. Pretestuosi i “capi d’accusa” con cui la maggioranza sfiducia il presidente del consiglio; piuttosto che validi motivi concreti e condivisibili sembrano una lista di scaramucce politiche. Abbiamo toccato veramente il fondo».

«Con questa mossa il sindaco – continuano le minoranze – oltre che cacciare la Calvigioni dagli uffici del palazzo comunale libera anche una poltrona da elargire come premio fedeltà ad uno dei giovani boyscout di partito. Una mossa politica che per l’ennesima volta se ne frega della volontà popolare a favore dei voleri del Partito democratico. Nonostante l’attuale giunta alle scorse elezioni abbia preferito mettere in lista la Calvigioni piuttosto che il simbolo di un partito in decadenza ha poi nei fatti dimostrato tutto il contrario. La Calvigioni è stata fin da subito relegata in un angolo ed ora ghigliottinata a ridosso delle vacanze di agosto. Quale miglior periodo per compiere una esecuzione politica? E’ questo il concetto di trasparenza, di democrazia, di etica che hanno in mente i nostri rappresentati. Teniamolo ben a mente. Diversi anni fa, quando i politici avevano un certo gravitas, la presidenza veniva concessa alle minoranze come simbolo di democrazia, di trasparenza e di riconoscenza verso la volontà popolare. Oggi è tutto cambiato. Purtroppo».


 

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