venerdì 23 dicembre 2016

Rimane 17 giorni agli arresti domiciliari ma era innocente, risarcito con la cifra ridicola di 1600 €

Fonte-corriereadriatico: Vincenzo Budassi, 65enne di Corridonia, è rimasto agli arresti domiciliari per 17 giorni, ma era innocente. La Corte di Appello di Ancona ordina al Ministero dell’Economia il pagamento di 1.600 euro come risarcimento per l’ingiusta detenzione. «La cifra è ridicola, ci dovrò pagare l’avvocato ma per me era una questione di principio, un risarcimento personale, anche se il danno morale che ho avuto è incalcolabile». 

 La Procura lo aveva indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffe alle assicurazioni con falsi incidenti stradali, ma lui era assolutamente estraneo ai fatti contestati. «L’incidente - ha spiegato il suo legale, l’avvocato Cristiano Elisei - ritenuto truffaldino si era verificato realmente e non c’era stata alcuna richiesta di risarcimento per danni fisici. Per quell’incidente non fu prodotto nemmeno un certificato medico e Budassi ricevette il risarcimento solo del danno avuto all’auto, addirittura, da una compagnia diversa da quella indicata nel capo d’imputazione».

«Ero indagato - ha raccontato ieri Budassi - insieme ad altre persone con cui non ho mai scambiato una parola». Nel 2008 Budassi ricevette l’avviso di garanzia. «La mattina del 14 ottobre del 2009 alle 5 del mattino i carabinieri hanno suonato a casa, io stavo dormendo. Hanno operato con delicatezza, hanno fatto una perquisizione, cercavano delle carte, poi mi hanno fatto vestire e mi hanno detto che dovevano notificarmi un’ordinanza di misura cautelare ai domiciliari. Per me è stato uno choc, sono incensurato, non ho altre condanne, né processi in corso. Ero andato in pensione un mese e mezzo prima, facevo l’assistente tecnico di elettronica all’Ipsia di Corridonia e mi sono trovato in un incubo. Per 17 giorni ho potuto parlare solo con mio fratello. È stato un inferno».

Nessun commento: